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La verità così com'è

di Ja’far al-Hadi, tradotto da N. Castaldo e corretto e revisionato da Mostafa Milani Amin.

Nel Santo Corano si legge:

“Abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda”

Quando sorse l’Islam, i popoli erano così disuniti che si ignoravano l’un l’altro. Inoltre, erano coinvolti in conflitti e dispute reciproche. Con la diffusione dell’Islam tra queste genti, la loro ignoranza mutò in conoscenza reciproca, la rivalità in cooperazione e la dissociazione in mutue relazioni. Questo cambiamento è una delle benedizioni dei precetti unitari dell’Islam, motivo principale della comparsa di una grande, unita Comunità che ha introdotto nel mondo una splendida cultura e protetto i suoi individui dai mali di oppressori e tiranni ed è riuscita a conquistare il rispetto del mondo e diventare oggetto di venerazione agli occhi di tutti i despoti e governanti arroganti.

Ciò che è accaduto è da attribuire all’unità e all’intimo rapporto di questa Comunità, che ha messo da parte le differenze etniche e culturali, e i differenti costumi o tradizioni. Raggiungere un consenso sui principi, fondamenti, atti obbligatori e doveri ha contribuito al raggiungimento dell’unità. Senza dubbio, l’unione fa la forza, mentre la separazione è debolezza.

La nuova situazione prevalse per un periodo di tempo. Quindi, l’unità e la conoscenza si trasformarono in disunità così che la gente cominciò a ignorarsi l’una con l’altra; la comprensione mutò in inimicizia, così che alcuni gruppi cominciarono ad accusarsi reciprocamente di ateismo e alcune scuole cominciarono a condurre campagne contro altre. Di conseguenza, la Comunità perse la sua forza, esaurendola, e i tiranni sminuirono questa Comunità che un tempo godeva di uno status pionieristico e di guida. Questa condizione ha aperto la strada alle volpi e ai lupi permettendogli di muoversi liberamente attraverso le terre di questa Comunità; e gli stranieri che sono maledetti da Allah l’Onnipotente e respinti dall’umanità, hanno guadagnato il controllo sulle sue varie parti. Così, le ricchezze di questa Comunità sono state saccheggiate, la sua santità è stata violata e il suo onore finì in balia di gente immorale. Le conseguenze furono incessanti crolli, sconfitte e ricadute che afflissero l’Andalusia, Bukhara, Samarcanda, Tashkent e Baghdad in passato, e Palestina e Afghanistan ai giorni nostri.

Di conseguenza, nessuno ha più risposto alle chiamate della Comunità e nessuno ha più ascoltato i suoi appelli di aiuto. Il motivo è che la malattia si trova altrove. Così come il suo rimedio. Allah l’Onnipotente ha decretato che nulla può entrare in vigore senza cause naturali, e “l’ultimo affare di questa Comunità può essere corretto correggendo il suo primo affare”.

Ora che la Comunità islamica si trova ad affrontare le più orribili e veementi campagne che prendono di mira la sua entità, la sua dottrina e la sua unità, così come affronta i piani destinati a danneggiare la coesistenza tra le differenti scuole di pensiero, non è forse opportuno in questa fase che i musulmani di tutto il mondo si uniscano e rafforzino i loro rapporti? Le varie scuole islamiche condividono gli stessi principi e considerano il Santo Corano e la Santa Sunnah come fonte del diritto e credono che Allah l’Onnipotente sia l’Unico e Solo Signore, Muhammad il loro profeta, e l’Aldilà il ritorno finale. Inoltre, tutti i musulmani esercitano le stesse funzioni religiose, ovvero la preghiera, il digiuno, il pellegrinaggio alla Santa Casa di Dio alla Mecca, il sostegno economico ai non abbienti, la lotta contro i nemici dell’Islam, il rispetto per ciò che è ritenuto lecito e l’abbandono di ciò che è ritenuto illegittimo dall’Islam, e tutti essi amano il Santo Profeta e la sua famiglia - la pace sia su tutti loro - e si tengono distanti dai loro nemici, malgrado l’intensità dei loro sentimenti riguardo questi argomenti possa essere differente.

Quindi, le scuole islamiche sono proprio come le dita di una mano le quali si trovano tutte insieme, anche se differiscono leggermentre tra loro in lunghezza, larghezza e forma o, forse, sono come un corpo che ha molte parti di diverse forme e dimensioni e queste parti insieme cooperano per stimolare l’attività fisica di una persona.

Il confronto tra la Comunità islamica e la mano o il corpo può essere un’indicazione del fatto suddetto . In passato, i sapienti delle varie scuole e correnti islamiche erano soliti vivere fianco a fianco senza alcuna disputa. In molte occasioni erano soliti cooperare tra loro, spiegandosi libri teologici o di giurisprudenza l’un l’altro, frequentando le lezioni degli altri e applaudendosi e sostenendosi a vicenda, dandosi il permesso di riportare le proprie narrazioni, chiedendo il permesso agli altri per citare passi dai loro libri, pregando dietro l’Imam di un’altra scuola, dichiarando la religiosità dell’altro ed approvando le altre scuole. Inoltre, i seguaci delle differenti scuole vivevano insieme amichevolmente, come se non ci fosse disaccordo e discordanza di pareri tra loro e quando gli studiosi di una scuola criticavano un’altra, si comportavano spesso con assoluto decoro e rispetto delle norme di discussione scientifica e oggettiva.

Numerose sono le inconfutabili prove storiche di tale profonda cooperazione attraverso la quale i sapienti musulmani erano in grado di arricchire la cultura islamica, fornendo un eccellente esempio di libertà confessionale, attirando l’attenzione di tutto il mondo e guadagnandone il rispetto.

Come dimostrano i fatti, non è impossibile per i sapienti della Ummah islamica tenere incontri e scambi di opinioni con calma e obiettività, sincerità e buone intenzioni, e discutere i differenti punti di vista tra le scuole islamiche con una buona conoscenza delle prove e le testimonianze di ognuna di esse.

E’ inoltre una cosa buona e ragionevole che ogni scuola o gruppo presenti le proprie credenze, idee e pensieri liberamente e apertamente, in modo che le accuse e gli argomenti pretestuosi destati contro ogni scuola possano essere noti a tutti e ognuno possa rendersi conto delle somiglianze e differenze esistenti per poi comprendere che c’è molto in comune e che i punti di disaccordo non possono scalfire la loro unità o impedir loro di avvicinarsi sempre di più.

Questo lavoro è un passo avanti in questo senso. Sperando che possa essere una buona manifestazione della verità nel senso reale del termine, in modo che tutti possano conoscere la verità così com’è. Allah l’Onnipotente è il Patrono di tutti i successi.

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