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Alluhuf

Il presente libro è la narrazione della tragica vicenda di Karbalà ed è la traduzione, dalla versione persiana, dell’opera “Alluhúf Alà Qatla-t-tufúf” del grande sapiente sciita Sayyid Ibni Tawus.

È composto di tre fondamentali parti, che abbiamo denominato:

  1. “Gli avvenimenti che precedettero la battaglia di Karbalà”;
  2. “Le vicende inerenti alla battaglia e l’eroismo dei martiri”;
  3. “Le vicende verificatesi dopo il martirio dell’imam Husain”.

Nella prima parte l’Autore, citando diverse tradizioni, dimostra come l’imam Husain sapeva già, prima della tragedia di Karbalà, del suo triste martirio. Sayyid Ibni Tawus narra poi le vicende inerenti al martirio di Muslim, l’inviato dell’imam Husain alla gente di Kufa, e del tradimento della gente di questa città. Egli parla infine della partenza di Husain dalla Mecca e del suo arrivo nella piana di Karbalà, luogo del suo martirio.

La seconda parte inizia con il primo sermone pronunciato da Husain a Karbalà e con la descrizione delle vicende inerenti all’ultima notte della nobile vita di questo puro imam. Ibni Tawus continua la sua narrazione descrivendo il commuovente e significativo pentimento di Hurr Ibni Yazid, che abbandonò le schiere dell’esercito d’Umar Ibni Sa´d (che era stato incaricato da Ibni Ziad, governatore di Kufa, di uccidere Husain) per venire a sacrificare la sua vita per Husain.

La seconda parte prosegue con la descrizione del martirio dei compagni e degli uomini della famiglia dell’Imam e si chiude con la narrazione dei particolari inerenti al suo tragico martirio.

La terza parte del libro riguarda le disgrazie che colpirono i sopravvissuti della famiglia dell’imam Husain dopo il suo martirio. Sayyid Ibni Tawus narra che essi furono fatti prigionieri e trasportati, in modo umiliante, insieme alle teste dei martiri, prima a Kufa, dal perfido Ibni Ziad, e poi a Damasco, dal crudele Yazid. Particolarmente espressivi e istruttivi sono i sermoni che il quarto Imam, figlio dell’imam Husain, e Zainab, sorella di questo nobile imam, pronunciarono a Kufa, contro Ibni Ziad e a Damasco, contro Yazid. Furono infatti questi sermoni, nei quali vennero illustrate le virtú dell’imam Husain e dell’Ahlulbait e fu descritta la tragedia di Karbalà, che fecero comprendere alla gente la malvagità della dinastia ommaide, che dimostrarono l’innocenza e l’alto grado spirituale dell’imam Husain e resero il suo esempio immortale e universale. Sayyid Ibni Tawus finisce il libro narrando la storia del triste e malinconico ritorno della famiglia di Husain a Medina.

Con la presente traduzione, la Fondazione “Imam Alí” si propone di far conoscere al pubblico italiano la storia del martirio dell’imam Husain, che costituisce indubbiamente il miglior modello di lotta contro la tirannia e l’iniquità, che insegna a non piegarsi di fronte ai tiranni e agli oppressori e a sacrificare tutto quello che si ha per difendere e restaurare la verità. La lettura di questo libro può sicuramente aiutare a comprendere quanto sia importante la religione islamica e quali sacrifici sia necessario compiere per preservarla e mantenerla come Dio l’ha inviata all’umanità.

Spero che la traduzione di quest’opera possa servire a chi ama approfondire le proprie conoscenze riguardo all’imam Husain e alla tragedia di Karbalà e dedico questo mio umile sforzo agli Sciiti italiani, che ogni anno, con pura intenzione, celebrano l’anniversario del tragico martirio di questo di questo purissimo Imam. Che Iddio li ricompensi per questo loro nobile gesto riunendoli nel Giorno del Giudizio con il nobile profeta Muhammad, i purissimi membri della sua famiglia e i santi martiri di Karbalà.


Mostafa Milani Amin


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