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La figura di Maria nell'Islam

di Mohammad Saeed Bahmanpour.

L’oggetto di questo trattato è la figura di Maryam (Maria), pace su di lei, nell’Islam. Nel Sacro Corano, è l’unica donna a cui viene dato l’appellativo di Siddiqah, colei che è sempre veritiera, un attributo dato solo a coloro che sono più vicini ad Allah (SwT)1, dopo i Profeti (as)2.

Sebbene Maryam (as) non fosse un profeta, la sua virtù e la sua vicinanza ad Allah (SwT) devono servire da ispirazione a tutti coloro che cercano il Retto Sentiero.

Nel Santo Corano, la sua storia viene descritta in particolare nei capitoli n. 3 (Âli-°Imran) e 19 (Maryam), ma ci sono altri versetti in altre parti del Libro in cui ci si riferisce a lei. Lo scopo di questo trattato non è di raccontare la sua storia in dettaglio, poiché certamente ciò richiederebbe molto tempo, ma piuttosto è un tentativo di spiegare lo status spirituale di Maryam (as) così come viene presentato dai versetti del Sacro Corano e da altre fonti Islamiche.

Sembra opportuno iniziare citando l’ultimo versetto del 66° capitolo (“al-Tahrim”) in cui Maryam (as) viene posta come esempio per le mogli del Profeta (S)3:

“E Maria, figlia di °Imran, che conservò la sua verginità; insuflammo in lei il Nostro spirito. Attestò la veridicità delle parole del Suo Signore e dei Suoi libri e fu una delle devote” (Sacro Corano, Sura al-Tahrim, 66:12)

In questo versetto vengono menzionati tre meriti per Maryam (as). Ella era una delle devote (Qanitah), attestò la veridicità delle parole del Signore (Siddiqah) ed infine ricevette lo spirito di Allah (SwT).

In un altro versetto, nel terzo capitolo, le si conferisce un altro importante merito:

“E quando gli angeli dissero: ‘In verità, o Maryam, Allah ti ha eletta, ti ha purificata ed eletta tra tutte le donne del mondo’” (Sacro Corano, Sura Âli-°Imran, 3:42)

Secondo questo versetto ella fu “eletta” e purificata da Allah (SwT) stesso. E ciò che è ancor più rilevante è che ella fu informata dagli angeli di tutto ciò. Vi è inoltre riportato un sorprendente evento su di lei prima che ricevesse questo messaggio dagli angeli, quando era ancora una bambina e stava pregando in un santuario:

“Ogni volta che Zakariya entrava nel santuario trovava cibo presso di lei. Disse: ‘O Maryam, da dove proviene questo?‘. Disse: ‘Da parte di Allah’. In verità Allah dà a chi vuole senza contare” (Sacro Corano, Sura Âli-°Imran, 3:37)

A parte il miracolo di Maryam (as) citato in questo versetto, la risposta che dà a Zakariya era inaspettata per una bimba della sua età.

Vi sono molte qualità attribuite a Maryam (as) nel Santo Corano. Come detto in precedenza, non abbiamo la possibilità di parlare di tutto in questa sede, ma ci concentreremo su tre delle caratteristiche citate, che secondo la nostra convinzione espongono più chiaramente lo status spirituale di Maryam (as).

Queste qualità sono quelle di essere “la più veritiera”, “la purificata da Allah” e “colei che ha ricevuto lo spirito”. Tutti questi concetti sono usati nel Corano in una specie di gergo tecnico, portando con sé più significati di quello che sembra ad un primo approccio.

Prima di procedere all’analisi di questi concetti particolari si deve ricordare una nozione molto importante sottolineata dal Corano. Secondo tale nozione, gli individui sono classificati in tre categorie: gli “infelici”, “coloro che prosperano” e gli “intimi di Allah”4. Mentre i membri del secondo gruppo sono i credenti ordinari nei loro diversi gradi e livelli, l’ultimo gruppo possiede una qualità molto speciale: essi precedono gli altri in materia di fede5.

Per questo vengono avvicinati ad Allah (SwT), nel senso che molti veli vengono sollevati dai loro cuori e ciò permette loro di vedere e sentire quello di cui i credenti ordinari sono privati6. Sebbene “tali individui siano pochi in numero”7, essi sono tenuti in elevata considerazione dal loro Creatore. Essi sono giunti ad una comprensione di questo mondo e ad una conoscenza del loro Creatore che differisce da quella ordinaria degli altri: “essi guardano l’essenza di questo mondo mentre gli altri guardano solo all’esteriore”8 e “Allah sussurra nelle loro menti e parla al loro intelletto e perciò accendono una luce per i cuori, orecchi ed occhi degli altri”9.

Questi sono gli individui che hanno ricevuto il favore del Signore e sono divisi in quattro categorie:

“Coloro che obbediscono ad Allah e al Suo messaggero saranno tra coloro che Allah ha colmato della Sua grazia: profeti, veritieri, testimoni e gente del bene. Che ottima compagnia!” (Sacro Corano, Sura an-Nisa’, 4:69)

Ci è stato detto di dover seguire costoro nella nostra pratica, credenza e comportamento e, in quanto Musulmani, di chiedere al Signore almeno 17 volte al giorno di guidarci sulla Retta Via:

“Guidaci sulla Retta Via, la via di coloro che hai favorito” (Sacro Corano, Sura al-Fatiha, 1:6-7)

Inoltre ai credenti è stata data la lieta notizia che, se essi obbediranno al Signore e al Suo messaggero, saranno con l’“ottima compagnia” menzionata dal Corano10.

In questa “ottima compagnia” Maryam (as) è tra i veritieri (siddiqah)11. Come è stato notato nel 69° versetto del 4° capitolo, si tratta di una categoria che giunge immediatamente dopo il livello dei profeti (as) e sopra i livelli dei “Testimoni” e della “Gente del Bene”.

Sfortunatamente in questo articolo non abbiamo la possibilità di descrivere sufficientemente i due concetti dei “Testimoni” e della “Gente del Bene”, i quali vengono ripetuti molto nel Corano. Comunque, gli appartenenti di ogni categoria superiore includono meriti delle categorie inferiori e quindi i “veritieri” sono gli individui più meritevoli tra gli “intimi di Allah” dopo i profeti (as). Infatti i profeti (as) e i veritieri sono così vicini di rango che alcuni profeti vengono definiti dal Corano anche in quanto “veritieri”.

Similmente i veritieri citati nel Corano e negli Ahadith (tradizioni) sono, in genere, persone con caratteristiche straordinarie, riceventi addirittura qualche sorta di “rivelazione”, come fu il caso di Maryam (as).

La veridicità è generalmente una qualità riferita al parlare, ma anche le azioni possono essere caratterizzate da essa se queste si conformano a determinate credenze e scopi. Si tratta invero di un livello superiore di veridicità. Inoltre, a volte possano giungere alla mente alcune idee, opinioni ed intenzioni che potrebbero, inconsciamente, arrivare a distruggere un intero sistema di credenze.

Per evitare ciò vi è un livello ancor più elevato di veridicità. Nella terminologia tecnica Coranica un individuo veritiero è chi incontra tutti gli standard di veridicità in tutte e tre le caratteristiche menzionate12.

Ovviamente non sono molte le persone, anche tra i sinceri credenti, che incontrano tutti gli standard necessari. Nel Corano l’unica donna inclusa tra i veritieri è Maryam (as). Nonostante, anche altre donne, come Fatima (as), la figlia del Profeta dell’Islam (S), vengano menzionate negli Ahadith in quanto a veritiere nello stesso senso, il riferimento esplicito del Sacro Libro è riservato esclusivamente a Maryam (as).

Il secondo concetto, quello della purificazione, è un’altra caratteristica attribuita a Maryam (as) nel Sacro Corano. Secondo il Sacro Libro, i concetti e i significati spirituali predicati dal Libro sono pienamente raggiungibili sono da coloro che Allah (SwT) ha scelto di purificare:

“In verità questo è un Corano benedetto, in un libro sigillato, che solo i puri toccano” (Sacro Corano, sura al-Waqi’ah, 56:77-79)

Il Corano ci dice che Allah (SwT) è il più puro dei puri, il più santo dei santi, la fonte di tutta la sacralità e purità13: nessuna impurità, nessun male si avvicina a Lui.

E’ impossibile per un cuore malvagio comprendere la minima cosa di Lui, avere fede in Lui e giungere ad una benché minima conoscenza dei Suoi attributi eccelsi. Chiunque aspiri ad avvicinarsi a Lui, deve necessariamente purificare la propria anima e ripulirsi il cuore. Comunque la purificazione volontaria da parte di una persona ha certi limiti dopo i quali è Allah (SwT) stesso che guida la persona nei suoi sforzi verso la purificazione totale. Tale processo inizia dopo un periodo di prova della veridicità dell’individuo che confermi che sta seguendo la via verso Lui. E’ in questo senso che il Corano parla della purificazione della Gente della Casa (Ahl ul-Bayt) del Santo Profeta dell’Islam (S):

“O Ahl ul-Bayt, Allah non vuole altro che allontanare da voi ogni sozzura e rendervi del tutto puri” (Sacro Corano, Sura al-Ahzab, 33:33)

In maniera simile ci dice della purificazione di Maryam (as):

“E quando gli angeli dissero: ‘In verità, o Maryam, Allah ti ha eletta, ti ha purificata ed eletta tra tutte le donne del mondo’” (Sacro Corano, Sura Âli-°Imran, 3:42)

Senza tale purificazione non sarebbe mai stato possibile per Maryam (as) ricevere lo spirito, che è il terzo concetto di cui adesso parleremo. Vi sono diversi versetti in cui il Corano dichiara che Allah (SwT) abbia fatto discendere lo spirito a Maryam (as)14.

Il concetto di “spirito” è uno dei concetti più complessi di cui una religione possa parlare, ivi incluso l’Islam. Nel 17° capitolo del Corano vi è un riferimento ad una domanda posta al Profeta (S) riguardo alla natura dello spirito:

“Ti interrogheranno a proposito dello spirito. Rispondi: ‘Lo spirito procede dall’ordine del mio Signore e non avete ricevuto che ben poca scienza a riguardo’” (Sacro Corano, Sura al-Isra’,17:85)

Qui lo spirito viene identificato come un ordine proveniente da Allah (SwT) senza includere nessuna conoscenza da parte dell’uomo. Non intendiamo qui citare tutte le opinioni dei sapienti Musulmani al riguardo sviluppatesi nel corso della storia. Vorremmo però paragonare alcuni versetti del Sacro Corano relativi a questo argomento, che evidenziano come viene recepito lo Spirito dagli esseri umani:

Sembra evidente da molti versetti del Sacro Corano, che nessun essere umano può ricevere la rivelazione se non è “casto”, “mandato” o “ispirato” dallo Spirito.

“Egli è Colui che eleva ai livelli più alti, il Padrone del Trono. Invia il Suo Spirito su chi vuole tra i Suoi servi, così che questi possa avvertire del Giorno dell’Incontro” (Sacro Corano, Sura al-Ghafir, 40:15)

Certamente risulta ovvio da ciò che è stato discusso in precedenza, che tale privilegio è riservato soltanto ai puri, e questo è un criterio che Allah (SwT) usa per scegliere un Suo servo fra gli altri. In un altro versetto, viene detto al Profeta (S) che non avrebbe ricevuto la Rivelazione se lo Spirito non lo avesse ispirato:

“Ed è così che ti abbiamo rivelato uno spirito [che procede] dal Nostro ordine. [Prima di questo evento] tu non conoscevi né la Scrittura né la fede” (Sacro Corano, Sura ash-Shûrâ, 42:52)

Alcuni interpretano questo spirito come lo spirito dell’Arcangelo Jibril (Gabriele) (as). Ma all’inizio del capitolo “al-Nahl” viene detto che entrambi gli angeli e lo spirito discendono su una persona prima che gli venga detto di ammonire le genti:

“Per ordine Suo scendono gli angeli con lo spirito su chi Egli vuole tra i Suoi servi: ‘Ammonite le genti che non c’è altro dio all’infuori di Me. Temetemi dunque’” (Sacro Corano, Sura an-Nahl, 16:2)

Anche ad °Ali Ibn Abi Talib (as) fu chiesto se lo spirito si riferisse a Jibril ed egli rispose: “Jibril è un angelo e lo spirito è un’altra cosa”. Quando qualcuno obiettò questa sua affermazione, ed egli citò il 2° versetto della sura “al-Nahl” in quanto prova.

Si possono citare molti altri versetti a prova del fatto che lo spirito non appartenga agli angeli, ivi incluso l’Arcangelo Jibril (as). Secondo un’altra tradizione dell’Imam Ja°far al-Sadiq (as) si tratterebbe di “una cosa più grande di Jibril e Mika’il”15.

Lo spirito nel caso di °Isa (Gesù), pace su di lui, viene chiamato “spirito santo”16 nel Corano e nel caso del Profeta Muhammad (S) a volte “spirito santo”17 e altre “spirito fedele”18.

Comunque sia, secondo il Corano, i ricevitori dello spirito non sono persone ordinarie. Essi sono ben distinti e beneficiano di una grazia speciale da parte del Signore. In questa categoria di individui spicca la figura la vergine Maryam (as) sebbene ella non fosse un profeta.

Fonte: al-islam.org.



  1. (SwT) abbreviazione di “Subĥana wa Ta°ala”, Lode a Colui che è privo di ogni imperfezione, l’Altissimo.

  2. (as) abbreviazione di “‘aleyhi-ha-hum assalam”, “che la pace sia su di lui-lei-loro”, che viene utilizzato accanto ai nomi dei profeti, degli angeli, dei puri Imam e delle donne del Paradiso (Khadija, Fatima, Maria, Asiah) e secondo alcuni pareri viene usato anche accanto a nomi di altre donne come Zeynab, Ruqayya, Oum Kulthum, Fatima Masuma…

  3. (S) abbreviazione di “salla Allahu wa alehi wa aliyhi wa sallam”: “pace e benedizioni di Allah (SwT) su di lui e sulla sua famiglia”.

  4. In riferimento al Santo Corano: 56:7-11.

  5. In riferimento al Santo Corano: 56:10.

  6. In riferimento al Nahj ul-Balaghah, Sermone 222.

  7. In riferimento al Nahj ul-Balaghah, Sentenza 147.

  8. In riferimento al Nahj ul-Balaghah, Sentenza 432.

  9. In riferimento al Nahj ul-Balaghah, Sermone 222.

  10. In riferimento al Santo Corano: 4:69.

  11. In riferimento al Santo Corano: 66:12, 6:75.

  12. In riferimento al Santo Corano: 2:177, 33:23.

  13. In riferimento al Santo Corano: 62:1, 59:23.

  14. In riferimento al Santo Corano: 19:17, 21:91, 66:12.

  15. S.M.H. Tabataba’i, Al-Mizan fi Tafsir al-Qur’an, Libano, Mu’assas al-A°lami, 1997, vol. 13, p. 209.

  16. In riferimento al Santo Corano: 2:87.

  17. In riferimento al Santo Corano: 16:102.

  18. In riferimento al Santo Corano: 26:193.

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